La tradizione popolare, molto sentita, che elimina pane e pasta - e tutto cio che è fatto con farina di grano -il giorno di Santa Lucia è legata ad una leggenda medievale tutta palermitana secondo cui , dopo un terribile periodo di carestia, all'arrivo di una nave carica di grano a Palermo la popolazione ,affamata , consumò il grano non molito , dopo averlo cotto. Nasce cosi la cuccìa, grano tenero cotto , condito con crema di cioccolato o di ricotta e nel trapanese con vino cotto . Quali succedanei dei farinacei si consumano piatti a base di patate ( crocchette, gateau ) di legumi (le panelle ) di riso ( immancabili le arancine ) e secondo le nuove tendenze ,altri cereali ( orzo, ed appunto il farro ) .
Come accade spesso nelle tradizioni popolari, devozione religiosa e folklore si mescolano con qualche spunto innovativo . Allo stesso modo come per il 19 marzo San Giuseppe in cui la tradizione religiosa delle cd "verginelle" ( un pranzo , spesso all'aperto, in origine offerto ai poveri ed ai bambini ) si associa ai riti pagani della prima festa di primavera (belissime le sculture ed architetture di pane di Salemi e San Biagio Platani ) . Magari questa ve la racconto un altra volta...
Nessun commento:
Posta un commento